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RIFLESSIONE SULL' AFRICA Tutti gli Europei ,per molti anni pensarono al continente africano come ad una tabula rasa,una terra che non aveva mai avuto civiltà.Tale convinzione era così forte ,che persino libri riguardanti quel territorio venivano censurati.Con la scoperta dell' America, si pensò all'Africa come magazzino per la richiesta di manodopera.Ma fin quando i territori conquistati dagli Europei furono pochi, l' acquisto di schiavi neri era molto limitato.La schiavitù era già diffusa in Africa tra le popolazioni islamiche e non;ma la tratta verso Oriente ad opera degli Arabi era tutt'altro che ingente:si potrebbe affermare che tale tratta rientrava in equilibri normali delle popolazioni.In Europa invece la schiavitù era quasi inesistente, ma dopo la conquista di nuovi territori da conquistare , si ritenne opportuno, oltre a sfruttare le terre, sfruttare anche chi avrebbe dovuto lavorarle.Nel 700' si raggiunse il culmine.Ingenti quantità di schiavi venivano acquistate,sopratutto in Guinea, e deportate in Brasile o America,costrette a lavorare tutta la vita nelle piantagioni , costantemente minacciati ,percossi e malnutriti.Nessuno pensò mai all' atrocità o all' empietà del fatto, tanto era redditizio questo commercio.Persino i capi africani delle tribù ritenevano più proficuo e quindi conveniente, vendere schiavi che fare guerre.Gli schiavi prelevati costituivano l' elite fisica del continente , quindi più resistenti alle sofferenze ma non dal punto di vista psicologico. L'Africa aveva una gerarchia basata sull' età, e i cosiddetti "vecchi" erano gli unici per maturità e saggezza a custodire la cultura e la tradizione africana.Il fatto che fossero deportati i giovani ,eliminò da una parte il rischio di rivolte ma impedì che nel continente straniero , gli schiavi africani trovassero un elemento di coesione nella tradizione comune , che formasse con il tempo una vera e propria comunità.Le condizioni in cui questi schiavi vivevano erano pessime, e la moria durante il viaggio e durante il lavoro era altissima.La paura delle popolazioni di cadere preda degli Europei le costrinse a rifugiarsi nelle foreste o sulle montagne, cancellando tutti i segni di civiltà ,peraltro evolutissima.Il secolo del 700 causò in conclusione ,la distruzione totale del continente africano.Le giustificazioni a quest' atto ,qualora si rendevano necessarie, erano di vario tipo:si passava da quelle di carattere economico ,che costringevano gli imprenditori a servirsi di molta manodopera,e quale più conveniente di quella africana a bassissimo costo,a quelle di carattere teologico -giuridico, dell' umanità imperfetta e del diverso,che vedevano nella schiavitù il periodo di penitenza del popolo senza anima, degli uomini invisibili per poter poi accedere nella vera e propria sfera umana.Il tempo cambia molte cose, ma fino a qualche ano fa vi erano leggi che vietavano ad una nazione prevalentemente nera, di entrare nel mercato dei gradi stati.Ora l' integrazione razziale si crede ,o almeno ci si augura ,sia compiuta,e le popolazioni nere guarderanno all' evento più terribile dei secoli, come unici innocenti. DIEGO DELLA LUNGA. |